Zoo, è morto Arturo: l’orso polare più triste al mondo (che viveva in Argentina)

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Dopo settimane in cui si rincorrevano voci sulle sue sempre più precarie condizioni di salute, la notizia è arrivata: l’orso polare Arturo è morto nello zoo di Mendoza, in Argentina. L’animale, che aveva 31 anni, era stato trasferito nella struttura argentina nel 1993 – quando ne aveva 8 – ed era l’ultimo orso polare presente nel Paese. Nel 2012 era infatti rimasto da solo dopo la morte della «compagna», l’orsa Pelusa.

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Per questo era diventato famoso come «l’orso polare più triste al mondo», non solo per la sua reclusione solitaria ma anche perché l’animale soffriva molto il caldo e le temperature del Paese soprattutto in estate. Si erano così moltiplicate le richieste di salvarlo, di portarlo in una riserva in Canada dove certamente avrebbe trovato un clima a lui più congeniale, ma nonostante il pressing internazionale il direttore dello zoo non aveva voluto trasferirlo: «È troppo vecchio», la spiegazione. Nelle ultime immagini di Arturo, circolare sui social, l’orso è chiuso in una gabbia e sembra molto sofferente

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